Come diventare imprenditrice digitale? Cosa bisogna sapere? Cosa bisogna fare per avere un business di successo e sostenibile? In questo articolo troverai risposta proprio a queste domande!
Indice dell'articolo:
Chi è e cosa fa una imprenditrice digitale

L’imprenditrice digitale è una donna che ha un business online, ossia vende servizi e/o prodotti online.
Non ha dunque bisogno di una sede fisica o un ufficio perché fa tutto online. Ciò non toglie che ci siano imprenditrici che affittano coworking o che magari hanno anche una sede fisica, ma non sono cose necessarie.
Quindi l’imprenditrice online è chi sfrutta il web per promuoversi e vendere, perciò potrebbe essere una freelance che vende servizi, così come un’artigiana che vende prodotti.
Essere “imprenditrici digitali” vuol dire tutto e vuol dire niente dato che può definirsi tale chiunque abbia un business online.
Spesso l’imprenditrice digitale, soprattutto all’inizio della sua carriera, è una solopreneur, ossia fa tutto da sola (marketing, vendita, promozione, comunicazione, strategia, gestione del cliente, ecc.). Ma col tempo inizia a delegare le attività che ama di meno, creandosi via via un piccolo team di collaboratori.
Quali sono i business digitali e i modelli di business
Come dicevamo, per essere una imprenditrice digitale ti basta vendere qualcosa online. Ciò significa che puoi usare diversi modelli di business:
- vendita diretta di servizi più o meno personalizzati;
- vendita tramite e-commerce di prodotti fisici o digitali;
- vendita di un servizio o software in abbonamento (es: Netflix);
- vendita di prodotti tramite piattaforme esterne o marketplace (es: Etsy).
E ovviamente un modello di business non esclude l’altro: potresti per esempio avere sia un e-commerce, sia vendere servizi. Non ci sono regole sul come vendere, quello che conta è COSA vendi e se questo qualcosa soddisfa i bisogni di una nicchia…
Come diventare imprenditrice digitale: tutti i passi da fare

Spesso chi crea un business online, parte vendendo ciò che sa fare: so costruire siti? Ok, allora cerchiamo qualcuno a cui vendere siti (anche io ho iniziato così).
Peccato però che sia sbagliato.
Infatti il rischio è che là fuori non ci siano abbastanza persone talmente interessate a ciò che vendi, da essere disposte a darti dei soldi.
Questo è infatti uno dei motivi principali per cui start-up, negozi e attività di ogni genere falliscono nei primi anni di attività.
Come evitare di commettere questo errore?
Seguendo i passaggi suggeriti dalla User Experience Strategy:
Identifica il target e il problema da risolvere
Come prima cosa, devi partire dal target e dal suo problema che puoi risolvere.
Perciò fai queste cose:
- Identifica una nicchia, un target che conosci bene.
- Individua il suo problema più grande.
- Studia a fondo il target, i suoi bisogni e i suoi obiettivi. Chiediti: quali sogni e speranze sono rilevanti? Di cosa ha bisogno per risolvere il suo principale problema? Quali esigenze o obiettivi non vengono ancora risolti? Quali sono i limiti?
Convalida la tua idea di business e testala
In questa fase è fondamentale non farsi prendere troppo dall’entusiasmo e correre troppo. In questo momento hai individuato un target e un problema, ma se vuoi costruirci attorno un business solido, devi prima convalidare la tua idea di business.
Quindi fai queste cose:
- Individua 3-5 persone reali perfettamente in target e intervistale per capire se ti confermano le tue idee oppure no (hanno davvero i bisogni e gli obiettivi che avevi ipotizzato?).
- Rivedi la tua idea di business in base a quanto hai appreso dalle interviste.
- Studia il mercato e i concorrenti diretti e indiretti.
- Fai una analisi SWOT e crea business model e business plan (meglio se facendoti aiutare da chi li fa di mestiere, come la nostra commercialista Elisa Antolini).
- Crea un prototipo della tua idea, un servizio/prodotto semplificato che tu possa lanciare rapidamente per testare la tua idea e vedere se funziona.
- Promuovi il prototipo e testa il tuo servizio/prodotto con dei beta tester in target.
- Migliora il tuo servizio/prodotto in base ai feedback che hai ricevuto dai beta tester.
Lancia il tuo business!
Adesso che hai validato la tua idea e hai visto che piace, sei davvero pronta a fare sul serio: lancia il tuo business e inizia a fare marketing online!
A seconda delle informazioni che avrai raccolto, saprai quali sono i canali dove si trova maggiormente il tuo target e quindi come raggiungerlo al meglio.
Di solito in questa fase iniziale il sito web non è indispensabile, ma comunque consigliato perché ti permette di avere una casa tua online, un luogo che ti appartiene, non schiavo degli algoritmi e dove puoi iniziare a raccontare cosa fai e cosa vendi.
Un sito tipo SITO EASY, pensato appositamente per le imprenditrici digitali che vogliono andare online alla svelta ma che vogliono anche uno strumento ottimizzato a lato marketing che possa crescere col proprio business nel tempo.

Quanto guadagna una imprenditrice digitale al mese
Dipende 😛
Come abbiamo visto, una imprenditrice digitale può vendere qualsiasi cosa, dai gioielli artigianali ai siti web, quindi i guadagni variano a seconda di cosa si vende e a chi.
Ci sono imprenditrici che guadagnano 300 euro al mese e chi 10000 o di più (ma se dobbiamo dirla tutta, sono rare).
Competenze digitali per essere delle imprenditrici digitali
Non esiste un elenco di tool o conoscenze indispensabili, ti basta saper fare ciò che ti serve per vendere, far fruire e promuovere il tuo servizio/prodotto.
Se ad esempio il tuo canale di punta è Instagram, ovviamente devi sapere usare bene questo social e sentirti a tuo agio nel creare contenuti.
Ma certamente una competenza che devi avere sempre e comunque è sentirti a tuo agio online.
Quali soft skill servono per diventare imprenditrici digitali
Dicevamo che l’imprenditrice digitale dovrà fare tante cose online, dalla promozione, alla vendita, alla gestione dei clienti, ecc.
Per riuscire a fare tutte queste cose, è necessario che tu sappia:
- comunicare online;
- adattarti ed essere pronta a seguire l’andamento del mercato;
- organizzarti al meglio per essere produttiva;
- fare self empowerment: devi essere una persona votata alla crescita, al miglioramento costante, desiderosa di imparare sempre cose nuove e metterle in pratica.
Cosa studiare e che scuola fare per diventare una imprenditrice digitale
Anche qui, vista l’enorme varietà di servizi e prodotti che può vendere una imprenditrice online, non c’è una scuola o corso adatto a tutte.
Dipende molto da ciò che ti serve imparare.
Ovviamente dovrai formarti su tutto ciò che ti serve per il tuo business e per fornire un servizio/prodotto impeccabile.
Ma dovrai anche imparare come gestire il tuo business, e per questo puoi studiare Gestione d’impresa all’Università di Economia, oppure frequentare i corsi che insegnano come diventare imprenditrice. Si tratta di percorsi di studio che di solito sono organizzati da associazioni imprenditoriali territoriali, principalmente dalle Camere di commercio o dalle Associazioni imprenditoriali di categoria. Ma si trovano corsi simili anche online (occhio però a non finire nella rete di qualche guru e della sua fuffa!).
Come siamo diventati imprenditori digitali

Io e mio marito Lorenzo siamo imprenditori digitali dal 2016, anno in cui aprimmo entrambi partita Iva come web designer.
Come è iniziato tutto
All’epoca avevamo entrambi altri lavori: io lavoravo come editor alla casa editrice Panini, dove editavo e curavo i fumetti giapponesi. Lorenzo invece era giornalista per la Gazzetta di Mantova.
Amavamo i nostri lavori, ma erano precari, sempre in balia delle esigenze dei nostri datori di lavoro, senza tutele e senza prospettive (i famosi contratti a progetto!).
Così dopo aver provato a cercare altri lavori senza successo, abbiamo deciso di provare il tutto e per tutto: costruirci con le nostre mani il tipo di lavoro che desideravamo… insieme!
Siamo sempre andati d’accordo, siamo persone tranquille e condividiamo molte passioni, tra cui quella del web. Quindi ci è venuto naturale creare un business insieme, specializzandoci però in cose diverse, così da trarre il massimo vantaggio dalla nostra unione. Visto che sapevamo entrambi costruire siti web, siamo partiti proprio da quello. Lorenzo si è specializzato nella parte tecnica, mentre io in quella di marketing.
Informandoci, scoprimmo che esisteva il regime dei minimi (oggi il forfettario), che permetteva di pagare tasse e contributi solo su quanto fatturato. In sostanza se avessimo guadagnato 2 centesimi o 20000 euro, cambiava poco: avremmo comunque pagato le tasse su quanto fatturato, perciò non c’erano rischi. Cosa avevamo da perdere? Tanto valeva provare, e così abbiamo fatto.
Abbiamo aperto partita Iva come web designer ma al contempo abbiamo continuato a lavorare anche per i nostri vecchi datori di lavoro. Poi man mano A Cup of Web ingranava, abbiamo ridotto i lavori vecchi, fino a lasciarli del tutto.
Ma non è stato tutto rose e fiori!
Nel nostro primo anno di attività abbiamo guadagnato… meno di 5000 euro! Un disastro!
Ci eravamo buttati nella nuova avventura senza sapere assolutamente nulla di quanto trovi scritto in questo articolo, non avevamo neanche le idee chiare sui servizi da vendere e a chi.
Avevamo fatto il passo più lungo della gamba, ma non volevamo certo arrenderci, così un po’ per volta abbiamo studiato e imparato, migliorando pian piano tutti gli aspetti (offerta, target, strategia, ecc.), fino ad arrivare a oggi dove io e Lorenzo ci manteniamo al 100% con A Cup of Web.
Conclusioni
Come abbiamo visto, sono tante le cose che bisogna fare e sapere per creare un proprio business online, è una strada decisamente in salita, ma che personalmente sono felice di aver intrapreso, non mi sono mai pentita di essere diventata una imprenditrice digitale.
Spero che questo articolo ti sia stato utile a fare chiarezza, ma se avessi domande, lasciale nei commenti qua sotto, io e Lorenzo verremo a risponderti 🙂
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