Ti stai chiedendo “perché il mio sito non appare su Google“? Fai le cose scritte in questo articolo!
Indice dell'articolo:
Perché il mio sito non appare su Google?
Se il tuo sito non appare su Google le cause potrebbero essere diverse. Ma sono tutte riconducibili a due fattori: indicizzazione e ottimizzazione. Eh sì, non sono la stessa cosa 😉
Indicizzare un sito o una pagina vuol dire far sì che Google si renda conto della sua esistenza e quindi inserisca quel sito nel suo database.
Invece ottimizzare un sito o una pagina vuol dire farla apprezzare da Google a tal punto da spingerlo a posizionare quel sito nelle prime pagine dei risultati di ricerca.
Perciò se vuoi far sì che il tuo sito compaia su Google, devi fare due cose:
- Indicizzare il tuo sito e la nuova pagina su Google.
- Ottimizzare il tuo sito web a lato SEO affinché Google posizioni il tuo sito in prima pagina.
Vediamo dunque come fare 🙂
Come indicizzare una pagina su Google
La prima cosa che devi sapere sull’indicizzazione è che Google di solito la fa in automatico: ogni tot Google manda il suo bot in giro per il web in cerca di nuove pagine, e una volta individuate, ne valuta la qualità, e se le ritiene dei contenuti validi, le indicizza.
Perciò Google non indicizza tutte le pagine, ma solo quelle che ritiene valide.
Perché Google non indicizza tutte le pagine?
Google non indicizza tutte le pagine perché consumerebbe troppe risorse, e per cosa poi? Per indicizzare in milionesima pagina un contenuto scadente?
Quindi il bot di Google indicizza solo le pagine che ritiene valide.
Starà a te creare contenuti di valore e ottimizzarli SEO, così da far capire a Google che vale la pena indicizzarli.
I passi da seguire per indicizzare una pagina su Google
Se vuoi che Google indicizzi il tuo nuovo articolo o pagina, devi seguire questi passaggi:
- Verifica che il tuo sito web sia visibile a Google digitando nella barra di ricerca l’url del tuo sito preceduta da site: (es: site:https://acupofweb.it/)
- Se appaiono dei risultati, vuol dire che Google sa che il tuo sito esiste e l’ha indicizzato, quindi puoi passare al prossimo punto della lista. Se invece non appaiono risultati, vuol dire che Google non ha ancora indicizzato il tuo sito, quindi a meno che il tuo sito non abbia pochi giorni di vita, devi verificare che non ci siano plugin o impostazioni che stanno bloccando l’accesso di Google al sito.
- Dopo aver pubblicato la nuova pagina, aspetta qualche giorno prima di cercarla su Google perché il bot ha bisogno di tempo per accorgersi del nuovo contenuto.
- Se a distanza di una settimana cercando l’url della tua pagina con davanti site: (es: site:https://acupofweb.it/errori-seo/) non appare nulla, carica la sitemap del tuo sito su Google.
In questo modo avrai la certezza che Google veda la tua pagina e la indicizzi.
Ma se Google vede la pagina ma la posiziona in milionesima pagina?
Come si fa a far comparire il proprio sito nelle prime pagine dei risutati di ricerca?
Come ottimizzare SEO il tuo sito affinché appaia nelle prime pagine di Google
Scegli le giuste keyword
Iniziamo dall’errore più comune e grave allo stesso tempo: scegliere le keyword a caso. Ossia limitarsi a scrivere un articolo, vedere che l’argomento principale dell’articolo è X, e quindi decidere che la parola chiave sarà X. Errore!
La parola chiave deve venire scelta e studiata a fondo in base a:
- concorrenza (non devono esserci troppi siti che usano quella keyword);
- volume di ricerca (devono esserci tanti utenti che cercano quella keyword su Google);
- pertinenza e intento di ricerca (il tuo articolo deve rispondere al bisogno degli utenti che digitano quella keyword su Google).
Se non usi questi parametri per scegliere la tua parola chiave, non stai facendo SEO e quindi hai bassissime possibilità che il tuo sito compaia su Google.
Ma se non sai dove reperire queste informazioni, sappi che esistono vari strumenti che te le forniscono.
Tra quelli gratuiti troviamo:
- Ubersuggest per conoscere volume e concorrenza di ogni keyword, oltre che suggerimenti di keyword affini.
- Google Keyword Planner per sapere concorrenza e volume di ricerca direttamente da Google stesso.
- Google per sapere pertinenza e intento di ricerca: basta fare una ricerca su Google e vedere che risultati saltano fuori per capire se il tuo articolo è in linea con quel tipo di risultati.
Non usare solo Yoast SEO
Molti pensano che usando il plugin per WordPress “Yoast SEO” le proprie pagine vengano automaticamente ottimizzate. Sbagliato.
Il semaforo di Yoast ti dice se la parola che hai inserito nel campo della parola chiave compare nei punti principali della pagina, ma non ti ottimizza l’articolo per quella keyword, né comunica in alcun modo a Google che quella è la tua keyword.
Yoast SEO è solo una sorta di calcolatore, non ottimizza niente.
Sei tu che devi ottimizzare il tuo articolo seguendo tutte le regole SEO (e ovviamente inserendo in Yoast una vera keyword che rispetti le regole descritte nel punto 1).
Rendi veloce il tuo sito
Oggi che si naviga moltissimo da cellulare, la velocità è tutto. Il sito deve essere veloce da caricare e da navigare.
Un sito lento viene pesantemente penalizzato da Google.
Ottimizza il tuo sito per mobile
Vedi sopra: oggi la maggioranza delle persone naviga da smartphone, quindi il sito DEVE essere mobile friendly, ossia deve essere perfettamente e facilmente navigabile anche da cellulare.
In caso contrario non solo perderai utenti (che abbandoneranno il tuo sito stizziti), ma Google ti penalizzerà.
Fai un sito con testo
La SEO si fa coi contenuti. Quindi è ovvio che se vuoi che il tuo sito compaia su Google deve avere tanti contenuti e tanti testi.
Così Google sarà in grado di capire di cosa parlano le tue pagine e posizionarle di conseguenza.
Non fare un sito monopagina o con pochissime pagine
Vale il discorso del punto 5: se il tuo è un sito costituito da una sola pagina o ha pochissime pagine, avrai pochissimi contenuti e testi, perciò pochissime cose da ottimizzare.
Non cancellare pagine o foto (o cambiarne l’indirizzo) senza fare i redirect
Questo è davvero uno degli errori SEO più comuni e gravi: cancellare pagine, tag, categorie, immagini, ecc. senza fare i dovuti redirect.
Considera che quando tu cancelli qualcosa, Google non lo troverà più e quindi restituirà un errore 404. Se un sito ha tanti errori 404, viene fortemente penalizzato dal punto di vista SEO.
Quindi non cancellare mai niente con leggerezza!
Se proprio vuoi eliminare qualcosa, ricordati di fare i dovuti redirect, in modo da dire a Google che quel contenuto ha semplicemente “cambiato indirizzo”, non è sparito.
Nomina le immagini in modo corretto
Ripeti con me: le foto e le immagini non vanno chiamate a caso.
Una foto non dovrà mai chiamarsi “foto1.jpg”, ma dovrà avere un nome che descrive cosa viene mostrato in quella foto, meglio ancora se viene nominata con la parola chiave che viene usata nell’articolo in cui viene inserita la foto.
Esempio: stai facendo un articolo che ha come parola chiave “collane di perle”? Allora la foto che andrà in quell’articolo la chiamerai “collane-di-perle.jpg”.
Pensa ai backlink
I backlink sono i link che il tuo sito riceve da siti esterni.
I backlink sono una parte molto importante della SEO (sebbene oggi inizino a essere meno fondamentali rispetto al passato): più siti autorevoli e appartenenti al tuo settore ti linkano, più Google riterrà il tuo sito affidabile e quindi lo premierà.
Perciò non puoi pensare di arrivare nella prima pagina di Google senza avere un minimo di buoni backlink.
Aggiorna il sito
Google premia i siti aggiornati di frequente, quindi non puoi pensare di creare il tuo sito e poi lasciarlo così com’è per mesi.
Devi aggiornarlo più spesso che puoi, sia aggiungendo nuovi contenuti (ecco perché avere un blog è utile, tra le altre cose), sia aggiornando i contenuti vecchi.
Hai bisogno di una mano?
Vuoi che analizziamo il tuo sito per dirti come ottimizzarlo? Contattaci 🙂