Quali sono i falsi miti che ti inculcano fin dal primo giorno in cui ti metti a vendere online le tue creazioni? Perché credere in essi rischia di rovinare la tua attività? Vediamolo!
Vendere handmade online è facile!
Più il prezzo è basso, più è facile vendere!
Chissà quante frasi simili a queste avrai sentito in giro. Peccato che la maggioranza di esse siano falsi miti che rischiano di metterti in testa idee totalmente sbagliate su come funziona il marketing online.
E se vuoi che il tuo sia un business di successo, come prima cosa devi fare tabula rasa di queste concezioni limitanti, altrimenti non andrai da nessuna parte.
Quindi vediamo subito di sfatare i 3 falsi miti più comuni in cui crede chi vende handmade online…

Mito 1: la gente compra solo oggetti poco costosi, devo abbassare i miei prezzi per vendere di più.
Questo è probabilmente l’errore più comune e anche il più pericoloso. Infatti sebbene sia vero che ai mercatini (soprattutto quelli di paese e quelli poco prestigiosi) sia più facile vendere prodotti da pochi euro, questo non significa affatto che la stessa logica vada applicata in ogni contesto, anzi!
Infatti più il prezzo è basso, più quello che comunichi al cliente è “questo oggetto costa poco perché è di scarso valore, quindi è del tutto paragonabile alla paccottiglia Made in China”.
Mentre sappiamo benissimo che un prodotto handmade è tutto fuorché paragonabile a un oggetto prodotto in fabbrica su larga scala!
Però se vuoi che questo messaggio passi, devi iniziare dando al tuo prodotto il prezzo che trasmetta il giusto valore (e che ti permetta di rientrare di tutte le tue innumerevoli spese: ore di lavoro, materiali, foto, packaging, marketing, ecc.).
Mito 2: il successo è immediato.
Etsy pubblica spesso sul suo blog le storie dei venditori di successo, raccontando come Tizia è riuscita in pochi mesi a trasformare il suo hobby in un lavoro di successo.
Ovviamente Etsy racconta queste storie per motivare tutti gli shop a non andarsene dalla piattaforma, e a curare i propri negozi perché il successo è dietro l’angolo, ma la verità è un’altra.
Non sto dicendo che le storie raccontate da Etsy non siano vere, ma semplicemente che sono rarissime, e che dietro a quel racconto patinato si nasconde un lavoro immane che nessuno ti dice.
Chi riesce a costruirsi un business di successo ce la fa perché si è fatta il mazzo: ha studiato a fondo il suo target e il suo mercato, creando poi prodotti adatti a entrambi. Si è creata una solida reputazione, creando un bel brand, e ha lavorato sodo sul marketing, in modo da promuovere al massimo il suo shop.
Insomma, si è data da fare moltissimo, non si è semplicemente svegliata una mattina trovandosi la fila di clienti alla porta.
Quindi lo stesso devi fare tu, e non preoccuparti se la tua attività sta crescendo lentamente. L’importante è che cresca. Anche perché ognuno di noi ha i suoi tempi, e non tutti abbiamo i mezzi e le energie per far esplodere un business in brevissimo tempo. I “comuni mortali” hanno bisogno di almeno 2 anni per creare un business solido 😉
Mito 3: nel mio settore c’è troppa concorrenza, non ho alcuna possibilità.
Quanti shop ci sono che vendono gioielli? E borse? Moltissimi, vero? E scommetto che almeno una volta hai pensato di non avere speranze per via della concorrenza. Ma non è detto che sia così.
Fai un esercizio: trova uno shop della tua nicchia abbastanza simile al tuo che però ha molto più successo di te, e analizzalo. Chiediti: cosa fa questo negozio che io non faccio? Probabilmente si tratterà di pochissime cose, ma evidentemente quei piccoli dettagli fanno la differenza.
Insomma, se qualcuno ce la fa, vuol dire che è possibile farcela. Smettila di pensare che una cosa sia impossibile solo perché tu non riesci a farla. Probabilmente si tratta solo di trovare la tecnica o conoscenza giusta che al momento ti sfugge.
Magari si tratta di curare meglio la tua immagine, o magari di comunicare meglio quello che fai, oppure di capire meglio il tuo target e analizzare a fondo il tuo mercato per capire quale fetta di esso è più libera e adatta a te.
Se il tuo problema è proprio quest’ultimo, non perderti il nostro corso CLIENTE IDEALE DOVE SEI!
secondo me è molto importante creare per il target e non prima creare per andare solo successivamente alla ricerca di persone interessate
è vero che il rischio è quello forse di creare in maniera meno “emotiva”, ma semplifica non poco la vita
vedo tantissimi negozi di handmade che propongono articoli sconnessi tra di loro sia come genere che come target, il risultato è ovviamente che non vendono niente
invece sarebbe più facile partire con le idee ben chiare e dire per esempio creo una linea di borse per ragazze giovani e con pochi soldi che non vogliono rinunciare ad essere originali ed eleganti, allora da lì creo per loro quello che serve a queste ragazze e non viceversa cioè creo borse che piacciono a me senza una direzione di stile definita e poi vedo se esiste qualcuno a cui interessano
ma forse questo è più un problema di prodotto che di marketing, anche se lo ritengo un passaggio cruciale per la buona riuscita di una vetrina! 🙂
Quello che dici è giustissimo, e infatti nel corso sul target “Cliente ideale dove sei?” parlo anche di questo aspetto 🙂
ecco! è uno scoglio che molte creative non riescono a superare!