Cos’è una landing page? A cosa serve? Come strutturarla per renderla efficace? In questo articolo rispondiamo proprio a queste domande!
Indice dell'articolo:
Cos’è una landing page e a cosa serve
La landing page, come dice il termine stesso, è una pagina di atterraggio, ossia una pagina dove l’utente arriva direttamente, senza passare da altre pagine del sito.
È una pagina che viene usata quando si vuole che l’utente compia 1 sola azione particolare (acquistare, iscriversi alla newsletter, scaricare un freebie, ecc.), quindi tutto nella pagina è finalizzato a far compiere quell’azione (bottoni, immagini, testi, struttura della pagina, grafica, ecc.).
Ecco perché la landing page ha una struttura diversa rispetto alle normali pagine del sito, e soprattutto le mancano tutti quegli elementi che potrebbero portare l’utente fuori da quella pagina:
- menu
- footer
- sidebar
- link interni
- ecc.
Di solito la landing page viene usata nelle campagne e sponsorizzazioni, ma anche sui social o quando si invitano gli utenti a iscriversi alla newsletter o scaricare un freebie, o anche iscriversi a un webinar o acquistare un prodotto/servizio.
Insomma, si usano le landing page quando si vuole che l’utente compia una azione precisa.
Che differenza c’è tra un sito web, la home page e una landing page
Abbiamo visto che la landing è una pagina con una struttura particolare, senza menu, footer, ecc. Ed è proprio questa la differenza sostanziale col sito web.
Mentre il sito ha il menu e numerosi link interni perché lo scopo è far navigare l’utente in varie pagine trattenendolo il più possibile, la landing invece ha come scopo far compiere all’utente l’azione desiderata. Solo questo. Perciò sarà una pagina con una struttura e dei contenuti diversi rispetto al resto del sito.
Quando usare una landing page e quando un sito web
Come accennavamo all’inizio, la landing serve quando si vuole far compiere un’azione precisa, collegata all’obiettivo per cui si è creata quella pagina.
Vediamo dunque quali sono gli obiettivi più comuni e quando si usa di solito la landing page.
Conviene usare una landing page per:
Raccogliere lead tramite risorse gratuite
I lead sono i contatti in target. Una delle più usate strategie di marketing è quella di creare una risorsa gratuita (freebie) collegata al servizio o prodotto che si vende, e poi regalare questa risorsa a chi accetta di lasciare i suoi contatti e iscriversi alla mailing-list o newsletter.
In questo caso abbiamo un obiettivo preciso: far iscrivere le persone alla lista. Perciò è la situazione perfetta per utilizzare una landing page. In questo modo l’utente sarà invogliato a lasciare i suoi dati e non si distrarrà andando in giro per il sito.
Vendere un prodotto o servizio
Altra situazione in cui la landing page torna utile è quando si vuole vendere un prodotto o servizio.
In questo caso ovviamente l’azione che si vuole spingere è l’acquisto, perciò una landing ideata appositamente per convincere l’utente ad acquistare, aumenta le probabilità che l’utente compri.
Però se ciò che si cerca di vendere è costoso o magari è un servizio poco conosciuto su cui l’utente ha delle domande, allora la landing potrebbe essere usata per rimandare a una call conoscitiva anziché all’acquisto diretto.
Promuovere un evento
Anche nel caso in cui si voglia promuovere un evento o un webinar, la landing page è perfetta. Ogni call to action rimanderà allora a compilare il modulo per iscriversi all’evento.
Far iscrivere alla newsletter o mailing-list
Altra situazione in cui la landing page è molto usata, è quella dell’iscrizione alla newsletter. In questa pagina i contenuti avranno lo scopo di spiegare all’utente cosa ci guadagna a iscriversi e le call to action, ovviamente rimanderanno alla compilazione del modulo di iscrizione.
Avere un mini sito per iniziare
Una situazione un po’ particolare è quella di chi ha un business agli inizi. In questo caso spesso non si ha il budget da investire in un sito web completo, o magari non si hanno ancora le idee ben chiare su cosa si venderà perché l’idea di business è ancora in fase di validazione.
Ecco, in questi casi è meglio usare al posto del sito web una landing page, o meglio ancora, un sito monopagina. Ossia una pagina sola dove si scrivono le poche cose fondamentali.
In questo modo ci si può presentare e spiegare brevemente cosa si fa, e magari farsi contattare o far iscrivere alla newsletter. Ossia lo stretto indispensabile per iniziare e vedere come va. Poi in un secondo momento, quando le idee saranno più chiare e il business inizierà a diventare solido, si potrà trasformare quella landing o sito monopagina in un sito vero e proprio.
Se si sceglie la via del sito monopagina, attenzione però: trattandosi di una pagina sola deve essere il più breve possibile. Quindi non ci si può dilungare raccontando molte cose. Se hai la necessità di spiegare a fondo qualcosa, allora è meglio avere un sito completo costituito da più pagine.
Conviene usare un sito web costituito da più pagine quando:
- hai bisogno di uno spazio dove spiegare per bene cosa fai e chi sei;
- ti servono varie cose (blog, modulo contatti, e-commerce, ecc.).
Come rendere una landing page più efficace
Visto che la landing page ha lo scopo di far compiere all’utente una precisa azione, è ovvio che si vuole che questa azione venga compiuta dal maggior numero possibile di utenti. Ecco perché la landing page è studiata fin nei minimi dettagli, perché anche solo il colore di un pulsante, una foto, un paragrafo di testo potrebbero incidere sul numero di conversioni.
Vediamo dunque quali sono le cose che devi fare per rendere efficace la tua landing.
Togli le distrazioni
La prima cosa da fare per ottenere più conversioni è togliere ogni tipo di distrazione. Quindi levare dalla pagina menu, footer, link interni che portano ad altre pagine.
E ovviamente fare in modo che i contenuti rimangano sempre focalizzati sullo spingere a compiere l’azione desiderata, senza perdersi in digressioni inutili.
Sii sintetica
Altra cosa molto importante è la brevità della pagina. Una landing page molto lunga, magari con testi ridondanti o dispersivi, compromette l’efficacia della pagina stessa. Quindi cerca di essere più sintetica possibile.
Utilizza le tecniche di copywriting, neuro marketing e user experience
Nelle landing è indispensabile utilizzare tutte le tecniche che servono per convincere la parte inconscia del cervello, perché è lei che prende le decisioni. Quindi la pagina va ottimizzata a livello copywriting, ma deve anche avere un’ottima usabilità e user experience.
Testa, analizza, testa di nuovo
Infine, ricordati di testare e analizzare. Non importa quanta cura adopererai della creazione della tua landing, ti assicuro che non sarà perfetta al primo colpo.
Tante cose le scoprirai col tempo, osservando come si comportano gli utenti che arrivano sulla tua landing page.
Ecco perché è fondamentale che tu tenga monitorati gli Analytics, per capire come si comportano gli utenti sulla pagina, in quanti compiono l’azione e quanti se ne vanno.
Controllando periodicamente i dati, capirai anche come migliorare ulteriormente la tua pagina e ottenere ancora più conversioni.
Esempi di landing page efficaci
Vediamo ora degli esempi di landing page efficaci.
Esempio di landing page per scaricare un freebie

In questo caso abbiamo una landing page molto semplice e breve, che riprende la grafica del brand e che contiene soltanto:
- un’immagine di anteprima del freebie;
- un breve titolo con il vantaggio che si otterrà scaricando il freebie;
- un breve testo che spiega ulteriormente i vantaggi;
- il pulsante con la call to action che rimanderà a un’altra pagina che conterrà il modulo da compilare.
Come dicevamo, più una landing è semplice e breve, più sarà efficace. Soprattutto se l’azione che vogliamo far compiere è semplice e gratis come scaricare un freebie.
Esempio di landing page per far scaricare una guida

Anche in questo caso l’azione desiderata è far scaricare una risorsa gratuita, quindi la landing è molto breve e semplice, ma diversamente dall’esempio precedente contiene già il modulo di iscrizione.
Questo può essere un vantaggio perché l’utente non deve andare altrove per iscriversi. A patto però che il modulo sia breve come in questo esempio, altrimenti se ha diversi campi e spunte, potrebbe scoraggiare l’utente a compiere l’azione.
Esempio di landing page per far acquistare un servizio

Qui invece abbiamo una landing page totalmente diversa, molto più lunga e articolata. Questo perché in questo caso l’azione richiesta è molto più impegnativa che scaricare un freebie, qui si vuole far acquistare un libro.
Ecco perché è giusto che la landing sia più lunga, con diverse fasce che pian piano guidano l’utente a scoprire i vantaggi del libro, invogliando la persona ad acquistare (azione che troviamo giustamente in fondo alla pagina).
Per questa tipologia di landing è ancora più importante sfruttare tutte le tecniche di copywriting, neuro marketing e user experience.
Conclusioni
Riassumendo, i concetti che devi portarti a casa sono:
- usare una landing page quando vuoi far compiere all’utente una azione precisa;
- togliere dalla pagina tutte le possibili distrazioni (menu, footer, ecc.);
- ottimizzare la landing a lato copywriting e user experience.
Se però vuoi essere facilitata in tutte queste cose, avendo già una landing progettata alla perfezione che tu debba solo riempire, dai un’occhiata a LANDING PAGE WOW o contattaci direttamente 🙂
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