Quali social ti conviene usare per vendere i tuoi prodotti handmade online? Scopriamolo!
I social media nascono con un unico obiettivo: intrattenere le persone e farle dialogare. Pensali come una sorta di bar, dove la gente va per svagarsi. Capito?
L’utente va sui social per divertirsi
Segnati da qualche parte questo concetto, perché è fondamentale, dopo scoprirai perché.
Però è anche vero che al bar può capitare di parlare di lavoro e intrecciare relazioni che potrebbero rivelarsi utili a livello commerciale. Quindi ecco spiegato perché i social media vengono usati anche per vendere, e le aziende cercano di essere sul maggior numero di social possibili. Ma ovviamente una grande azienda ha budget e risorse per riuscire a coprire tanti social, tu invece, essendo una piccola attività e facendo tutto da sola, hai risorse limitatissime.
Da qui la necessità di scegliere quali social seguire, in modo da poterli curare nel migliore dei modi. Infatti devi sempre tenere presente che un social per funzionare e quindi portarti clienti deve essere seguito quotidianamente, quindi è ovvio che non puoi essere su tutti i social.
Molto meglio essere su pochi ma curarli come si deve che essere ovunque ma avere account inattivi o quasi (che fa sempre brutto, oltretutto!).
Quindi la domanda sorge spontanea: su quali social dovrebbe essere una piccola attività handmade?
La risposta è più semplice di quello che pensi: dove si trova il tuo target.
Ovviamente per sapere dove si trovano i tuoi potenziali clienti devi conoscerli a fondo e sapere quali sono le loro abitudini. Tu hai già studiato a fondo il tuo target, vero? In caso contrario corri a iscriverti alla nostra newsletter, potrai così scaricare gratuitamente la nostra guida su come studiare il target 😉
Quindi se sai dove si trova il tuo target sai anche dove andare a lavorare. Però ci sono dei social che io ti consiglio di usare perché in questo momento sono quelli che a parer mio sono maggiormente popolati da appassionati di handmade. Vediamo quali sono…
Che te lo dico a fare? Facebook è il social più usato, quindi almeno che tu non venda a persone anziane o bambini, qui sicuramente troverai i tuoi clienti. E poi sicuramente lo conosci già, no?
Altro social super famoso con un target più giovane e modaiolo. È un social visivo dove le foto la fanno da padrone, quindi se vuoi stare qui devi scattare foto bellissime e professionali, altrimenti sarà difficile farsi notare.
Su Instagram è facile entrare in contatto con fan dell’handmade e raccontare anche i dietro le quinte della propria attività attraverso Instagram Stories.
Inoltre Instagram è in questo momento il social dove l’interazione è maggiore, e la maggioranza di chi ha un account lì riceve contatti direttamente tramite i messaggi privati dell’app.
Questo social è meno popolare, ma conviene farci un pensierino se hai un target femminile. Infatti le donne usano moltissimo Pinterest per prendere ispirazione su tantissimi argomenti (arredamento, moda, cibo, matrimoni, viaggi), quindi se riesci a crearti un profilo ricco di foto belle e suggestive, potresti attirare molti potenziali clienti. In particolare questo social funziona molto bene per portare traffico sul tuo sito.
Questi tre social secondo me sono l’ideale per promuovere i propri prodotti handmade online, a patto ovviamente di saperli usare nel modo giusto.
Ricordi quando all’inizio ti dicevo di ricordare la frase “L’utente va sui social per divertirsi”? Ecco, questa è la chiave di volta per promuoversi sui social.
Se riesci a essere divertente, interessante e utile, stai pur certa che sarà facilissimo trasformare gli utenti in clienti. Questo perché l’utente va sui social per svagarsi, e se tu riesci a intrattenerlo, ti assocerà a qualcosa di utile e quindi che val la pena ricordare e seguire.
Se invece inizi a postare ogni giorno foto di tuoi prodotti con noiosissimi testi tipo “Sciarpa in lana rosa, per info scrivimi”, ecco, allora sei sulla strada sbagliata.
Vuoi capire quali sono i tipi di post da fare sui propri social? Ne ho parlato tempo fa sul blog: 5 tipi di post per avere tanti mi piace sulla tua pagina Facebook
Hai bisogno di una mano?
Se hai ancora le idee confuse e non sai su quali social dovrebbe essere la tua attività o come usarli al meglio nel tuo specifico caso, scrivici:
Che post interessantissimo Elena. Condivido tutto quello che hai scritto. Eh…è vero che bisogna essere utili e dare qualcosa….. Io ci sto lavorando….. Ti ringrazio per quello che scrivi. Un abbraccio
Grazie Monica 🙂
a mio modesto parerei social sono luoghi essenzialmente molto superficiali e ok certo che se postiamo cose utili forse qualcuno ci troverà, forse qualcuno visiterà il nostro sito ma sempre tutto forse, tutto molto aleatorio e casuale…
i social vanno usati per quello che sono secondo me e comunque c’è chi posta anche noiosi testi tipo sciarpa in lana ecc e vende tanto, magari più di chi s’impegna su fronti trasversali, a volte è meglio essere chiari e diretti più che cercare di convincere le persone nella speranza che diventino clienti
Hai ragione Marta, ma diciamo che il più delle volte a fare la differenza è il target. A seconda di chi ti rivolgi, cambia anche la comunicazione. Per quello che ho potuto vedere finora seguendo tanti artigiani e creativi, chi vende di più non è chi posta solo foto di prodotti con descrizione e basta. Chi vende di più è chi alterna post diversi, alcuni utili al proprio target, altri divertenti, altri in cui racconta qualcosa di sè e del proprio lavoro, ecc. Ossia chi vende di più online è chi riesce a coinvolgere il proprio target e a farlo affezionare a sè. Questo almeno in generale, ma come dicevo prima, tutto dipende dal target, perchè sicuramente esistono anche target che preferiscono una comunicazione più diretta. Quindi la regola base è sempre quella di testare le varie tecniche e strategie per capire se funzionano col proprio target o meno. Non esiste una tecnica che va sempre bene per tutti.
ciao,
in effetti è vero, c’è chi posta foto bruttine con didascalie di quel tipo e vende tanto, ma ho pensato anch’io che forse il target di quel tipo di creazioni non bada più di tanto ai dettagli, però va anche detto che il più delle volte chi vende in quel modo ha anche prezzi molto bassi, direi anche troppo bassi
è come se compri una cosa con una confezione di lusso in un negozio di lusso o se invece ne prendi una incartata nei vecchi giornali a prezzo di occasione, logicamente si tratta di target molto diversi tra loro
quello che è sempre importante è la qualità e l’originalità del prodotto e ovviamente un’estetica molto definita e riconoscibile
oggi purtroppo, specialmente su Instagram, si vedono tanti profili che sembrano clonati tra di loro
saluti
PS. Aggiungo che però non sempre postare su di sè è una buona idea, nel senso che oggi tanti postano cose personali, foto di sè stessi quasi per dovere, per la regola che “bisogna metterci la faccia”, secondo me questo è vero fino ad un certo punto, io personalmente spesso sono rimasta delusa vedendo i retroscena di alcuni creativi, curatori di magazine ecc.
la sfera privata e quella professionale a mio modesto parere devono restare separate o essere gestite con estrema prudenza, cosa che solo un professionista è un grado di fare
se in mezzo alle foto delle collane spunta il selfie con tre quintali di trucco o la stories con te che dici volgarità o fai l’oca..meglio evitare
Hai proprio ragione. La tendenza a omologarsi su Instagram è molto evidente, e in pochi riescono a mantenere la propria unicità. Così come concordo sul discorso del metterci la faccia, o meglio, sono convinta che metterci la faccia sia giusto, ma bisogna farlo con criterio. Non bisogna mostrare tutto di sè, ma solo le cose funzionali alla propria attività, le cose che ci mettono in buona luce e che rafforzano il messaggio e i valori che vogliamo trasmettere. Se, tanto per fare un esempio estremo, il creativo X fa prodotti bio e il suo target sono gli amanti degli animali, e poi si fa un selfie con un fucile in mano mentre va a caccia, ecco che mostrarsi è decisamente controproducente!