Puoi avere un sito web senza partita iva? Puoi usarlo per vendere? Qui trovi risposta a tutte le tue domande!
Di solito si pensa al sito web come a un canale dove vendere e presentare ciò che si fa, perciò si è portati a credere che senza partita iva non sia possibile avere un sito. Ma è sbagliato, e ora ti spiego perché.

Indice dell'articolo:
Se non hai la partita iva, puoi avere un sito web?
Sì, puoi avere un sito web senza partita iva. Ma non puoi usarlo per vendere online direttamente.
Come infatti spiegavo in questo articolo su come vendere online senza partita iva, per vendere online e in generale guadagnare qualcosa, è necessario avere la partita iva. È vero che in tanti se ne infischiano e vendono lo stesso, ma a loro rischio e pericolo.
Il fatto però che tu non possa vendere direttamente, non significa che il sito non ti serva, anzi!
Il sito è uno strumento perfetto per fare tutto ciò che farà crescere più rapidamente la tua attività, e quindi farti arrivare il prima possibile al momento di apertura della partita iva.
Vediamo nel dettaglio cosa puoi e non puoi fare senza partita iva:
Cosa puoi fare col sito web senza partita iva
- Acquistare host e dominio.
- Creare un portfolio che mostri i tuoi lavori.
- Creare un blog dove pubblicare periodicamente articoli interessanti per il tuo target, così a attirare sempre più persone sul tuo sito.
- Descrivere ciò di cui ti occupi (senza però vendere sul sito).
- Presentarti e raccontare la tua storia.
- Far iscrivere le persone alla tua mailing-list, dove potrai fidelizzare gli utenti e “scaldarli”, così che quando potrai iniziare a vendere avrai già un pubblico pronto ad acquistare.
Cosa NON puoi fare col sito web senza partita iva
- Utilizzare banner pubblicitari e affiliazioni.
- Promuovere la vendita diretta.
- Avere un e-commerce.
- Guadagnare qualcosa.
Come vedi, sono tante le cose che puoi fare col tuo sito per iniziare a crearti un seguito a cui vendere il giorno in cui aprirai partita iva 🙂
Ma vale la pena fare tutte queste cose? O è troppo impegnativo?
Vale la pena avere un sito senza vendere direttamente? Quanto è impegnativo?
Spesso si pensa al sito come a un canale complesso, ricco di contenuti e quindi di difficile gestione. Insomma, qualcosa che richiede tante energie e tempo. Ma non è così.
Se userai il sito come abbiamo detto sopra, quindi solo per spiegare cosa fai, chi sei e al massimo raccogliere contatti per la tua mailing-list, il sito è di facilissima gestione, non ha neanche bisogno di aggiornamenti frequenti! Certo, se ci aggiungi il blog, qui allora entra in gioco un impegno maggiore, ma tieni presente che per mantenere vivo il tuo blog basterebbe scrivere anche solo 1 articolo al mese.
Tutto questo per dire che un sito semplice come quello che abbiamo fin qui descritto non richiede un grosso impegno e nemmeno un grosso investimento. E in cambio velocizza la crescita del tuo business 🙂
Come creare un sito web senza partita IVA
Come dicevamo, non è necessario avere la partita Iva per creare un sito web. Quindi non è necessaria nessuna procedura particolare, ti basterà seguire la stessa procedura che si usa per creare qualsiasi sito web.
Cosa va inserito in un sito web per essere in regola con le normative
Che tu abbia o meno la partita iva, se vuoi un sito in regola e non rischiare guai o sanzioni, devi accertarti di avere fatto tutto ciò che impongono le normative vigenti.
Check-list: cosa deve contenere il tuo sito per essere in regola
Vuoi scaricare la nostra check-list, che riassume tutte le cose da fare per avere un sito in regola?
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Come avere un sito web senza partita iva spendendo poco
Noi realizziamo da anni siti web per piccoli business, e abbiamo anche creato un pacchetto pensato appositamente per chi non ha ancora la partita iva, con:
- host e dominio low cost;
- pagine che presentano chi sei e cosa fai (curate con la supervisione della commercialista, in modo da non dire nulla che possa metterti nei guai col fisco);
- galleria portfolio per mostrare i tuoi lavori;
- funzione blog (se la desideri);
- messa in regola per la GDPR;
- modulo per far iscrivere gli utenti alla tua mailing-list.
Così che tu possa avere il tuo sito semplice spendendo poco e con la certezza che sia tutto in regola 🙂
Vuoi saperne di più?
Mi permetto solo un piccolo appunto:
“Far iscrivere le persone alla tua mailing-list, dove potrai fidelizzare gli utenti e “scaldarli”, così che quando potrai iniziare a vendere avrai già un pubblico pronto ad acquistare.”
Se la persona ha dato il consenso a ricevere una notifica per nuovi articoli e perché è interessata all’argomento del sito NON si potrà utilizzare il suo indirizzo per secondi fini commerciali come invio di offerte: ci vorrebbe un secondo consenso esplicito e dimostrabile relativo alla ricezione di offerte commerciali
Giustissimo, grazie Giancluca per aver sottolineato questo aspetto 🙂
Infatti quando dico che avrai già un pubblico pronto ad acquistare non intendo dire che da quel momento potrai bombardarlo di promo e spam 😛 Ma solo che è un pubblico fidelizzato a cui potrai parlare dei tuoi prodotti, e se da quel momento il contenuto della newsletter cambierà drasticamente, allora sarà necessario avvisare gli iscritti e chiedere loro il consenso per il nuovo tipo di mail che si invieranno d’ora in avanti, come impone la GDPR 🙂