Vorresti capire se ti conviene tenere il tuo shop o spostarti altrove? Vorresti iniziare a vendere online le tue creazioni ma non sai se vendere su Etsy conviene? Leggi questo articolo e lo scoprirai!
Etsy è il più noto marketplace internazionale dove chiunque realizzi oggetti fatti a mano può vendere le proprie creazioni. Quindi si trova un po’ di tutto: l’hobbista che vende qualche oggettino realizzato nel tempo libero, l’artista che vende le sue opere, il creativo professionista che per lavoro realizza oggetti fatti a mano.
Ma vediamo di approfondire tutti i pro e i contro di Etsy…
Pro e Contro di vendere su Etsy
Vale la pena vendere su Etsy? Conviene davvero nel tuo caso? Per scoprirlo analizza questi pro e contro:
Etsy è internazionale
Questo significa che puoi vendere sia a chi vive nella tua città, sia a chi vive dall’altra parte del mondo. È un pro e un contro al tempo stesso, perché poter raggiungere tantissime persone può essere utilissimo per trovare clienti, ma significa anche che i tuoi concorrenti sono tantissimi e agguerriti.
Se per esempio vendi un oggetto che in Italia è raro e quindi in Italia avresti poca concorrenza, su Etsy rischi di averne molta di più se all’estero quel prodotto è di moda.
Così come se vendi un prodotto molto particolare e di nicchia, in Italia magari faticheresti a trovare clienti, ma su Etsy al 90% una piccola nicchia che apprezza quello che fai la troverai.
Quindi molto dipende anche dal tuo target (hai studiato un minimo il tuo target? sai già se quest’ultimo si trova o meno su Etsy? in caso negativo, puoi iniziare a lavorare sul tuo target con la nostra guida gratuita).
Altra cosa da considerare è il prezzo dei tuoi prodotti: se costano poco difficilmente riuscirai a venderli all’estero perché le spese di spedizione saranno elevate e quindi chi compra un oggetto le cui spese di spedizione costano tanto quanto il prodotto?
Etsy ha una visibilità pazzesca
Etsy è il marketplace più famoso, quindi ti può offrire una visibilità enorme che non potresti mai raggiungere col tuo sito.
Inoltre ci sono anche negozi e blog che fanno scouting su Etsy: setacciano il sito per trovare nuovi prodotti da vendere o di cui parlare sui loro canali. Una visibilità così non è da poco!
Etsy è facile da usare
Etsy è molto intuitivo, il che ti permette di usarlo con facilità anche se sei allergica alla tecnologia e ai siti web.
Senza SEO e promozione, non vai da nessuna parte
Questo è ovviamente un contro. Etsy ha tanta visibilità e vantaggi, ma per usufruire di tutto questo devi saper usare ogni funzionalità della piattaforma al meglio.
Una delle cose che crea più difficoltà è sicuramente la SEO, ossia l’ottimizzazione dello shop per i motori di ricerca. Avere un prodotto stupendo, foto bellissime, ecc. ma poi non avere ottimizzato il tutto affinché il tuo target trovi le tue schede prodotto mentre fa una ricerca, rende il tuo lavoro inutile.
Ecco perché fare SEO e scegliere le giuste parole chiave è fondamentale. Se vuoi approfondire l’argomento, ne ho parlato nell’articolo SEO per Etsy: migliora la SEO del tuo shop Etsy in 4 mosse!
Inoltre devi anche lavorare bene sui tuoi social e altri canali per cercare di portare sempre più traffico al tuo shop.
Non puoi basare unicamente la tua attività su Etsy e il suo motore di ricerca interno: se un domani cambia l’algoritmo e inizia ad arrivarti meno gente sullo shop perché magari l’algoritmo del motore di ricerca spedisce le persone su altri shop, la tua attività è destinata a chiudere.
Quindi è molto meglio diversificare, e quindi avere più canali (social, blog, newsletter, ecc.) per attirare clienti.
Tu come sei messa in questo momento?
Ad esempio, i tuoi social stanno attirando potenziali clienti o solo follower inutili che poi non comprano?
Su Etsy qualcuno starà già vendendo prodotti simili al tuo
La concorrenza su Etsy è tanta, se a questo aggiungiamo che si trovano creativi di tutto il mondo, capisci bene che con tutta probabilità qualcuno che sta già vendendo prodotti simili al tuo è alta. Quindi dovrai competere con queste persone e trovare il modo di distinguerti il più possibile, cosa per nulla facile.
E poi su Etsy vendono sia produttori di qualità, sia hobbisti. Questi ultimi fanno una concorrenza spesso sleale perché vendono a prezzi irrisori visto che a loro guadagnare non interessa.
Etsy ha profili e shop standard
Puoi personalizzare ben poco del tuo shop, giusto qualche dettaglio. Se da un lato questo rende facile realizzare il tuo shop in poche mosse, dall’altro è più difficile trasmettere il tuo stile e la tua identità, come invece puoi fare con un tuo sito web.
Chi può vendere su Etsy
Su Etsy possono vendere tutti, ma i prodotti devono essere fatti a mano da te (realizzati e/o progettati da te), oppure essere considerati vintage, oppure essere materiali per creare.
Quanto costa un negozio su Etsy
Vendere su Etsy costa meno che in tanti altri posti (infatti Etsy è uno dei marketplace con le commissioni più basse), ma comunque costa. Quindi quando calcoli il prezzo del tuo prodotto devi tenere conto dei costi fissi della piattaforma, oltre che ovviamente ai costi di imballaggio e spedizione. Insomma: vendere su Etsy ti costa con tutta probabilità di più dei piccoli mercatini locali.
Inoltre se hai la sfortuna di non riuscire a vendere per un po’ di tempo, ci rimetterai perché non ci sono solo le commissioni sulle vendite, ma anche i costi delle inserzioni: ogni prodotto che metti in vendita ti costa 16 centesimi.
Ma vediamo nel dettaglio i vari costi di Etsy:
Costo inserzioni
Ogni inserzione (pubblica o privata) che crei ti costa 0,20 euro, e devi pagarla indipendentemente dalle vendite (quindi anche se non vendi nulla).
L’inserzione scade dopo 4 mesi, quindi se poi vorrai riattivarla perché devi ancora vendere il prodotto, dovrai pagare altri 20 centesimi.
Se invece vendi il prodotto, l’inserzione viene disattivata, quindi se vorrai riattivarla, dovrai pagare altri 20 centesimi.
Costo commissioni di transazione
Etsy trattiene delle commissioni per ogni vendita che fai:
- 6,5% sul prezzo di vendita (spese di spedizione incluse)
- 4% + £ 0,20 per la gestione del pagamento
Se vuoi sapere nel dettaglio quanto costa vendere su Etsy, vai a leggere le FAQ di Etsy stesso.
Quanto costa vendere su Etsy: esempio
Facciamo un esempio per capirci meglio: mettiamo che hai un prodotto che il tuo cliente ha comprato a 20 euro.
Di quei 20 euro Etsy tratterrà il 6,5% (1,3 euro), il 4% (0,8 euro) e 0,20 euro.
Quindi se vendi un prodotto da 20 euro, guadagnerai 17,7 euro.
Quanto si può guadagnare su Etsy?
Non c’è una regola o un tetto da rispettare, tutto dipende dal prodotto, dal target, da quanto si cura il proprio negozio. Potresti guadagnare migliaia di euro al mese così come pochi euro all’anno.
Considera comunque che pochi riescono davvero a mantenersi solo con le vendite su Etsy, la maggior parte sono piccoli artigiani e hobbisti che guadagnano circa 50 euro al mese.
Cosa succede se non pago Etsy?
Se non paghi Etsy e quindi gli estratti conti risultano scaduti, Etsy ti sanzionerà limitando i privilegi del tuo account, sospendendo il negozio e rimuovendo il badge di Venditore stellato.
Come aumentare le possibilità di vendita su Etsy?
Uno dei problemi di Etsy è riuscire a vendere con regolarità. Solo così infatti gli introiti supereranno i costi. Riuscire però a vendere qualcosa ogni mese non è facile, per farcela bisogna sfruttare ogni mezzo e segreto. Ecco perché ho scritto un articolo su come vendere su Etsy. Vallo a leggere 😉
Inoltre lo stesso Etsy offre tanti consigli su come vendere al meglio nel suo Manuale del venditore.
Si può vendere su Etsy senza partita iva? Cosa dice il fisco?
Etsy non pretende la partita iva per avere un negozio, ma ovviamente non ha titolo per fare dei controlli in merito.
Infatti sebbene Etsy dica che non è necessaria la partita iva, questa è necessaria eccome se si vende con regolarità.
Questo perché quando si vende online il concetto di occasionalità (la clausola che ti permette di vendere senza partita iva) decade: se hai uno shop vendi 365 giorni l’anno, quindi dove sta l’occasionalità?
Etsy non controlla se chi vende sulla sua piattaforma è in regola o meno, ma l’Agenzia Entrate e soprattutto l’Inps sì.
Certo, fino ad oggi i controlli sono stati scarsissimi, ma questo non significa che non ve ne saranno in futuro.
È anche vero che se guadagni 100 euro all’anno da Etsy senza partita iva, le sanzioni saranno proporzionate alla tua evasione.
Ma l’aspetto più critico è forse il mancato versamento di Inps e Inail.
Infatti questi due enti sono abbastanza severi in sede di controllo, per cui il rischio c’è (soprattutto se hai un concorrente che ce l’ha con te e quindi ti segnala).
Quindi se vuoi stare sul sicuro, contatta un commercialista per sapere esattamente cosa devi fare tu nel tuo caso specifico per vendere legalmente su Etsy e come dovrai dichiarare il tuo reddito al fisco in sede di dichiarazione dei redditi per pagare le relative tasse e contributi.
Quale partita Iva per vendere su Etsy
Se vuoi vendere legalmente su Etsy, come dicevamo, è necessaria la partita iva. Visto che vendi prodotti fatti a mano, rientri nella categoria del commerciante che vende online, perciò ti serve il codice 47.91.10.
Dovrai anche iscriverti al Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio, e all’Inps Gestione artigiani oppure commercianti.
Senti però il tuo commercialista per capire se nel tuo caso valgono queste regole o ti serve altro.
Insomma, vendere su Etsy conviene o no?
Sì, vendere su Etsy conviene, ma a patto di fare le cose per bene, avere prodotti strepitosi e curare il marketing su ogni canale.
Insomma, se pensi di aprire il tuo shop su Etsy, creare velocemente le tue schede prodotto e poi metterti seduta aspettando che arrivino gli ordini senza alzare un dito, ecco, lascia perdere.
Come ti ho ampiamente dimostrato in questo articolo, per far funzionare uno shop serve tanto (ma proprio tanto!) lavoro (e almeno 1-2 anni di sacrifici prima di avere uno shop che ti porti guadagni seri e costanti).
Infatti oltre ad avere uno shop impeccabile, dovrai anche aggiungerci una buona strategia social, qualche collaborazione, un buon sito/blog, e un po’ di passaparola. In una parola: web marketing! Solo così avrai tutte le carte in regola per fare faville!
Se vuoi studiare più a fondo questo argomento, iscriviti alla nostra newsletter, così potrai scaricare tutta una serie di risorse gratuite che ti aiuteranno a promuovere meglio il tuo shop 🙂
Opinioni su Etsy e recensioni
Finora ti ho detto cosa penso io di Etsy, ma prima di concludere questo lungo articolo, voglio mostrarti le opinioni che hanno di Etsy altre crafter e creative come te. Perciò ho raccolto diverse opinioni su Etsy in giro per la rete da persone che hanno già un negozio su Etsy, così puoi sentire dalle loro labbra cosa pensano di questo marketplace “da dentro”:
Etsy è per me la vetrina sul mondo, il marketplace globale dell’Handmade e con esso ho potuto vendere delle mie creazioni in posti che mai avrei potuto raggiungere come gli USA o l’Australia. Mi ha permesso di conoscere tante/i brave/i creatori e creatrici. Con Etsy ho dovuto studiare e iniziare a lavorare molto sul marketing, sul brand e sul prodotto. Etsy è in continua evoluzione e quindi la parte meno piacevole è che bisogna comunque stare sempre attivi a seguire gli aggiornamenti, la Seo, il posizionamneto e i trend. Più si vende e più si ha visibilità e si ottengono vendite. Non è sufficiente aprire lo shop, ma va curato e mantenuto come fosse una boutique reale, considerando che poi i lavori vanno anche spediti. I Costi e le fee sono leggermente migliori rispetto ad altri marketplace. Il lavoro è impegnativo, è richiesta una minima dimestichezza con l’inglese. By Katia
Lo trovo il miglior marketplace in assoluto… è vero all’inizio è stata dura, avevo in mente di vendere bijoux, ma non andavano o forse ero poco pratica io… adesso mi trovo a vendere tutorial. Ho studiato molto la SEO e capito quale è il miglior social network per pubblicizzarmi (pinterest)… e tutto questo grazie ai consigli trovati online. By Anna Rita
L’apertura al mercato globale che Etsy offre all’handmade ha per me un valore enorme, perché ha ampliato la possibilità di crearmi una piccola attività indipendente in un tempo di crisi economica e di mancanza di lavoro “cronica” nel posto in cui vivo. Raggiungere una clientela che ama quello che faccio e che è disposta a pagare il giusto valore, è anche una grande soddisfazione per chi, come me, mette tutto se stesso in ciò che crea. By LAlabastroCreazioni
Io sono su Etsy da poco ma anche se devo ancora trovar bene il mio spazio in questo grande mercato, ho sia esperienza da venditore che da compratore e mi sono sempre trovata bene. Sei seguita e aiutata se ti trovi in difficoltà, certo è che per farti trovare bisogna lavorare molto e studiare altrettanto, stando attenti a cosa si scrive nelle inserzioni, alle foto. Ma d’altra parte è come avere un negozio vero dove devi fare belle vetrine, approcciarti nel giusto modo con il cliente. Tanto marketing di sicuro ma credo ne valga la pena. By @alittlebitofpaper
Sono su etsy da un anno e mezzo dopo tante esperienze su altri marketplace. Etsy per me è il massimo, stimolante, divertente, interattivo. Ho conosciuto tante creative e artiste bravissime con cui scambiare consigli o semplicemente per fare due chiacchiere. By Rosunflower
Con Etsy la visibilità dei miei lavori è passata dal raggio di pochi km dei mercatini locali ad una dimensione mondiale. Infatti, ho venduto frequentemente all’estero, soprattutto negli Stati Uniti, ricevendo anche specifiche richieste. Richiede un lavoro costante ed impegnativo non solo a livello creativo, ma anche nella organizzazione dell’etsy shop: creare le inserzioni in italiano e in inglese con fotografie possibilmente accattivanti, stabilire i prezzi, calcolare i costi di spedizione prevedendo pesi e misure dei pacchi, confezionare i pacchi a prova di rottura, relazionarsi con i clienti, inserirsi nei team di Etsy per movimentare il traffico nel negozio, farsi conoscere sui social networks con post ed immagini sempre nuove. Sono anche venuta in contatto con persone nuove, capaci di creare oggetti belli ed originali. Preciso che io opero nei limiti di una attività creativa hobbistica. By MITOliberty
Etsy è stata per me una buona piattaforma di lancio: senza partita iva e non potendo quindi vendere direttamente dal mio sito è stata la migliore opportunità per vendere online. Ho potuto aprirmi al mercato internazionale ed ora è proprio dagli USA che proviene la maggior parte delle vendite. Inoltre, attorno ad Etsy, si sviluppano moltissimi meccanismi virtuosi, il più importante è la creazione di team e community con cui si instaurano confronti e relazioni. Infine senza Etsy non avrei mai avuto stimoli a studiare il SEO, linguaggio assolutamente essenziale per chiunque voglia fondare online il proprio small biz. By CreoErgoSum.Handmade
Per noi Etsy è stato fondamentale e lo è tuttora. Un universo che si è aperto sotto i nostri piedi. Il lavoro da fare è tanto, non basta aprire una vetrina e stop. Bisogna lavorare, curando ogni aspetto, perché è un negozio vero e proprio. Per noi aggredire il mercato italiano ed europeo è la priorità, perché i nostri prodotti pesano, quindi le spedizioni fuori sono molto alte (specie in quantità, per le cerimonie). In Italia e Europa invece siamo riuscite a scavare una nostra piccola porzione, che ci sta offrendo davvero la possibilità di crescere. By EsECandles
Per me etsy, è una nuova avventura, ho iniziato da pochissime settimane quindi di strada da fare ne ho ancora tantissima, spero però di riuscire ad organizzare delle linee di gioielli fisse e limited edition. Ho ancora molto da studiare, quindi troppo riscontro in questo momento non riesco ad offrire. Il mio obbiettivo è quello di farlo diventare una piccola impresa, abbracciando l’artigianato e il made in italy. By AliceArtCreations
Io sono una nonna che ha iniziato l’avventura su etsy fotografando gli abitini che cucivo per i miei nipotini. Ciò che più mi ha affascinato e continua tutt’ora, dopo cinque anni, a catturarmi è la possibilità che Etsy fornisce di parlare con il mondo. I miei abitini eleganti e i buffi costumi viaggiano in luoghi che io non visiterò mai. Mi scrivono mamme, mi parlano, chiedono consigli, pur avendo usi e costumi assolutamente diversi noi ci capiamo. Etsy per me è questo e non solo! By pabuita
Etsy mi da la possibilità di aprirmi verso il mondo e far conoscere le mie creazioni senza dovermi muovere da casa. Non sono portata per i mercatini o per la promozione dei miei prodotti ai negozianti quindi per me è una grandissima opportunità. Spesso ci fa dannare ma è una piattaforma molto seria ed in costante aggiornamento e per questo motivo richiede un duro impegno, quasi come tirar su una serranda ogni mattina! By www.therollys.etsy.com e artero
Etsy è una piattaforma stupenda! Il mio shop sta partendo ora è dopo mesi di lavoro sulle foto, descrizioni, tag sto iniziando a cogliere i primi frutti, le prime vendite in Italia e negli Stati Uniti , un’emozione unica! By ferrarisoniart
Io sono su Etsy da nemmeno quattro mesi e da allora mi si è aperto un mondo nuovo. L’opportunità più grande che secondo me offre è di poter accedere ad un mercato internazionale. La concorrenza è però veramente tanta e quindi le difficoltà non mancano. Bisogna imparare come impostare gli annunci, i tag, scattare le fotografie ed elaborarle, il tutto possibilmente in inglese. La difficoltà più grande, che trovo io, è quella di imparare, ancora e ancora, ad utilizzare i social per portare traffico al negozio. Insomma è un mondo complesso che ne apre tanti… By DpaintingStore
Per me Etsy è un’ambizione, un fiore all’occhiello e concordo con quanto scrivono i miei colleghi si incontrano talenti inattesi. La concorrenza è molta ed è una concorrenza “professionale”, non credo sia un marketplace per tutti. Ci vuole costanza e studio dedizione e disciplina in cambio le soddisfazioni sono enormi. By Cosedicuore
Dopo aver provato mille marketplace dico che Etsy è il migliore. E anche se sei una goccia in mezzo al mare e bisogna veramente lavorarci un sacco, porta il mondo… nel tuo mondo. E questo è bellissimo! By Ilaria
Etsy per me è stata all’ inizio un’ esperienza da panico! Non avevo mai venduto prima, solo regalato qualcosina alle amiche… esperienza zero, conoscenze di marketing, seo o altre di questo tipo nemmeno (e pure ora! 😂)… Mi ha letteralmente lanciato il mio compagno, che testualmente mi ha detto: son stanco di vederti ” immobile” ora ci penso io! Ed ha aperto il negozio! Da lì ho iniziato a rendermi conto di cosa stesse succedendo… Un mondo davanti a me si era aperto… Ovviamente mille difficoltà all’inizio, dettate dall’inesperienza soprattutto. Ma il fatto di poter interagire col mondo intero è stato e continua ad essere un’esperienza magnifica! Io creo abbigliamento e la maggior parte delle volte ho dovuto chiaramente confezionare su misura i capi scelti, cioè quelli in pronta consegna in Etsy. Quindi decine e decine di mail con le cliente, con le richieste più assurde! Poi le prime esperienze coi corrieri, con i mille documenti da compilare se il prodotto va in America, in Asia, le dogane, aiuto!! Però è meraviglioso… Vendo solo in Etsy… e ovviamente col passaparola nei dintorni dove vivo… ma è solo gioia e soddisfazione! 💝 In sintesi, amo Etsy ma lo conosco poco e devo iniziare a studiare! By Rossana
Io ho aperto il negozio un mese fa circa, dopo aver puntato solo sulla vendita ai negozi. Ho pensato che la vendita online potesse essere una buona idea ora che l’ e-commerce sta prendendo sempre piu’ piede. Il vantaggio di vendere su Etsy, invece che vendere direttamente dal proprio sito e’ che Etsy e’ conosciuto e ha gia’ i suoi utenti. Sul sito, invece, devi portare tu il pubblico. Spero di aver fatto la scelta giusta! Tra qualche mese lo sapremo! By ModaMeDeA
Trovo che Etsy sia un ottimo marketplace per l’artigianato di qualità. Certo è impegnativo, gestire un negozio online è un lavoro a tutti gli effetti, e quello che il cliente vede è solo la punta dell’iceberg. Ho aperto a febbraio e ancora non ho venduto, ma confido molto nelle possibilità che Etsy mi offre per farmi conoscere ed apprezzare, possibilità che altrove non avrei mai. By ChromieDiCristina
Gestire uno shop su Etsy è impegnativo… ma che soddisfazione sapere che centinaia di sassolini sono nelle mani di bambini sparsi in tutto il mondo! Lo stesso vale per la mia arte. I volti felici mi spronano, li immagino spesso e questa gioia mi spinge ad impegnarmi e migliorare sempre più! L’handmade su Etsy è ricco di belle storie, a noi scoprirle e supportarle! By Claudia
Ti sembra troppo faticoso?
Come hai visto, le cose da fare per far funzionare uno shop Etsy sono davvero tante. Capisco benissimo se in questo momento sei spaventata o ti senti sopraffatta, ma posso darti una mano.
Scarica i materiali gratuiti che metto a disposizione delle crafter.
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Ciao Elena! leggere i tuoi articoli è sempre interessante! io ho uno shop su alm, ma ho paura che la visibilità li sia bassa, di pro le mie foto grazie a alm risultano su google. Il dubbio se riaprire su etsy c’è!
Dipende molto dal tuo target: etsy è più internazionale, e per competere devi fare tante cose (vedi articoli sul blog), su alm c’è meno concorrenza ma il pubblico è solo italiano, quindi ridotto. Se hai prodotti che vanno tanto all’estero meglio etsy, se invece vendi di più in Italia, allora alm è meglio 🙂
Ciao. Io ho un negozio su etsy. Ma ho tolto le mie creazioni perché ho un problema che non riesco a risolvere. Devo cambiare il metodo di pagamento sia per le clienti che per pagare etsy…. Non riesco a capire dove devo andare o se devo aprire un negozio e capo. Mi potete aiutare grazie mille
Ciao Rossana 🙂
Io purtroppo non so dirti dove andare per fare questa modifica, ma nelle guide di Etsy troverai sicuramente indicazioni: https://www.etsy.com/it/help?ref=help_home_link
Ciao, bell’articolo!
Sto pensando di aprire un negozio su Etsy e mi chiedevo se puoi aiutarmi a togliermi un dubbio: io ho partita iva a regime forfettario, per quanto riguarda le commissioni che si prende etsy sai se bisogna assolvere l’iva a parte (insomma il discorso intrastat), sto cercando info in giro ma per ora non ho trovato niente al riguardo…
Grazie mille!
Ciao Laura 🙂
Grazie per i complimenti, ma per quanto riguarda la tua domanda non so risponderti: mi occupo di web marketing, non sono una commercialista, quindi di queste cose non me ne intendo 😛 hai già provato a guardare i forum di Etsy?
Ciao, scusa hai ragione ma speravo che magari fosse una cosa più di dominio pubblico e che io non riuscivo a trovare…ho cercato ma non ho trovato risposte esaustive…continuerò a cercare. Grazie ancora!
Tranquilla, mi spiace solo non poterti essere d’aiuto 🙁 comunque se contatti un commercialista abituato alle vendite online saprà sicuramente risponderti 🙂 prova a scrivere a https://www.facebook.com/carlottacabiatilatuacommercialista/
Ciao, volevo chiederti una verifica. Io so che il tetto per il lavoro occasionale è 5000€ LORDI mentre tu scrivi netti. Potresti dirmi quale dei due è corretto? Grazie 🙂
Ciao Diana 🙂
Hai ragione, avevo scritto netti ma in realtà credo che nel caso della prestazione occasionale senza voucher i 5000 euro siano netti (sarebbero lordi nel caso si venisse pagati appunto in voucher). Almeno io la sapevo così, ma non essendo una commercialista prendi sempre questo genere di informazioni con le pinze. Se vuoi essere sicura chiedi a un commercialista 😉
Sempre precisa e impeccabile in tutto quello che scrivi e consigli, ottimo articolo letto tutto d’un fiato.
ti stimo,
Meri
Grazie! <3
Ho partita IVA e un negozio fisico dove vendo bigiotteria fatta a mano. Ho aperto da due settimane un mio negozio su Etsy , ma la mia commercialista mi ha detto che devo pagare sui 150- 180 euro per legalizzare la mia esistenza su Etsy, dal momento che si tratta di un altro negozio vero e proprio.
E’ cosi?
Come dicevo nell’articolo, io non sono una commercialista, quindi fai fede a quanto ti dice la tua commercialista che sicuramente conosce nel dettaglio la normativa italiana e la tua situazione specifica. Se proprio hai dubbi, prova a sentire una seconda commercialista specializzata nel commercio online e chiarendo che Etsy non è un e-commerce perché non è un sito di tua proprietà dove vendi direttamente tu, bensì un marketplace, ossia un sito che fa da tramite tra te e il compratore (ed è su questo cavillo che di solito si basano le scappatoie).
Vorrei esprimere il mio parere in totale sincerità e mi scuso in anticipo se questo urterà la sensibilità di chi gestisce questo sito che offre servizio per il web, però vorrei che la mia testimonianza fosse presa davvero solo con esperienza personale mia e di altre amiche creative
premesso ciò, dico solo che la mia esperienza è stata di un paio di anni spesi a tentare la strada del web, senza alcun successo, mentre poi sono bastati alcuni mercatini e qualche negozietto che ha gentilmente accettato le mie creazioni, per vendere e rientrare nei costi
secondo me sul web c’è ormai un’offerta di handmade che supera di gran lunga la richiesta
io mi sono fatta aiutare da professionisti molto in gamba, ma non è bastato comunque, nemmeno per farmi notare in minima parte
lo sforzo che richiede gestire un negozio online non viene pagato, spendiamo ore per fare foto, curare le inserzioni, farci pubblicità… ma se vogliamo tenere un prezzo di mercato adeguato non rientreremo nei costi, non parliamo poi se ricorriamo all’aiuto di persone che, giustamente, si fanno anche pagare, come fotografi, social manager..
il mio parere è che se si lavora da sole e non si hanno grandi cifre da investire è da pensare con grande attenzione la vendita online
secondo me il web è un’opportunità ma solo per alcuni, per altri è un po’ una fabbrica di illusioni
inoltre vorrei sottolineare il fatto che quando tentavo di vendere online, il 90% del mio tempo era profuso in attività sul web, da quando ho ripreso in mano delle modalità “fisiche” di vendita, mi posso concentrare esclusivamente o quasi sulla creatività, il che non mi pare poco
Non urti la sensibilità di nessuno, Sara, ci mancherebbe! Quello che dici è giustissimo 🙂 Vendere online non è una cosa da tutti: dipende dal prodotto che si vende, dal proprio target, dalla propria propensione a utilizzare il web per comunicare e promuoversi. Quindi non tutti possono avere successo online, così come non tutti possono avere successo vendendo dal vivo e ai mercatini (perché magari hanno un prodotto così particolare che le persone che vanno ai mercatini non sono il loro target). Come sempre, tutto sta nel capire a chi ci si rivolge e quindi capire dove trovare questo pubblico: se è online si vende online, se è offline si vende offline 🙂
Anzi, Sara, posso chiederti il permesso di riportare le tue parole all’interno dell’articolo nella sezione “Opinioni su Etsy”? Così da avere anche il punto di vista di qualcuno che ha provato a usare Etsy e lo ha trovato inutile? Ritengo sia giusto dare entrambi i punti di vista agli utenti che leggono questo articolo per decidere se aprire o meno un negozio su Etsy 🙂
Leggo soltanto ora risposta, se vuoi pubblicare la mia testimonianza non c’è problema, anche se la mia opinione è aggiornata dopo varie riflessioni
il mio parere oggi è che i grandi marketplace siano diventati ormai dei calderoni, troppi articoli in vendita e risultati di ricerca mastodontici davvero lunghi da spulciare
non è detto poi che tutti vogliano acquistare handmade dall’Italia e al contrario in Italia tante persone non acquistano dall’estero se trovano articoli simili “sotto casa”
sui mercatini capisco che non tutti possano partecipare, ultimamente ci sono sempre più eventi, corsi, workshop, forse anche troppi e ho notato parecchia omologazione
il web rimane una buona via, ma in Italia, chi vuole fare sul serio forse potrebbe considerare di aprire la Partita Iva fin da subito, di modo da aprirsi molte più possibilità e uscire definitivamente da quel limbo dell’hobbysmo che limita e tende a non farsi prendere sul serio o peggio costringe a dover abbracciare una certa estetica, comunque di nicchia e con poche possibilità
io non credo che gli italiani non amino comprare sul web o non apprezzino l’handmade, credo però che ci voglia molta professionalità e la proposta di uno stile con un potenziale di vendita, spesso vedo negozi dove il problema di fondo è il prodotto, chi fa le cose per bene, senza dover puntare su fantomatici “americani che adorano il made in Italy”, ce la fa anche qui, senza dubbio
Buongiorno Elena,
innanzitutto complimenti per l’articolo, molto interessante.
Vorrei chiederti un consiglio: ho intenzione di aprire un sito e-commerce di antiquariato e oggettistica, ma prima vorrei tentare la strada di uno/due marketplace, tra cui Etsy.
Fermo restando tutto quello che occorre fare (promozione, foto, buone inserzioni, ecc.), a tuo avviso l’idea potrebbe funzionare? Può andar bene Etsy per l’antiquariato o meglio rivolgersi ad altro?
Ti ringrazio in anticipo, buona giornata!
Per darti una risposta avrei bisogno di fare un minimo di analisi di mercato per capire se su Etsy ci sono altri italiani che vendono prodotti di antiquariato e vedere come vanno i loro affari. L’unico modo per capire se un prodotto ha buone probabilità di funzionare è fare appunto un’analisi di mercato. Quindi prova a fare qualche ricerca su Etsy per vedere chi vende prodotti simili ai tuoi e guarda quante vendite e recensioni hanno: se vendono tanto vuol dire che c’è mercato.
Buongiorno Elena,
Sto pensando alla possibilità di aprire uno shop su Etsy. Non ho un’azienda e venderei esclusivamente piccoli oggetti creati da me.
Volevo chiederti un chiarimento sulla fase di spedizione della merce: come posso spedire ai clienti la merce senza sfar conoscere a tutti il mio indirizzo di casa?
Tutti i venditori privati di Etsy (che non hanno una sede specifica di azienda) scrivono sulla bolla di spedizione il proprio indirizzo?
Come si può ovviare a questo problema quando è un privato a gestire la spedizione?
Grazie mille!
Premesso che non sono una consulente di Etsy (mi occupo di web marketing), e quindi faresti meglio a chiedere all’interno di Etsy, secondo me se proprio non vuoi mettere il tuo indirizzo (cosa che comunque fanno la maggioranza dei venditori) puoi usare il fermoposta o una casella postale.
in posta l’indirizzo è richiesto, anche perché se il pacco dovesse tornare indietro da qualche parte devono mandarlo…
il mio consiglio è quello di di stampare delle etichette postali con il logo e l’indirizzo, così non sembrerà l’indirizzo di casa ma quello di un negozio o comunque di un laboratorio