Siamo appena rientrati dal nostro mese di vacanza-lavoro a Parigi, vuoi scoprire come è andata e cosa abbiamo imparato? Continua a leggere!
Eccoci tornati dal nostro mese a Parigi!
In questo momento sono al pc nel mio caro studio di Mantova, e se guardo fuori dalla finestra vedo uno scorcio della città, non più il cortile della nostra casa parigina…
Eh sì, a pensarci mi viene un po’ di nostalgia, perché questo mese francese è stato molto bello e intenso, abbiamo visto e fatto un sacco di cose!
Quindi è giunto il momento di tirare le somme di questa esperienza da semi nomadi digitali e raccontarti come è andata…

Come funziona questa cosa del mese di vacanza-lavoro?!
Se in queste settimane ci hai seguito su IG, sai che mentre eravamo a Parigi, per metà giornata lavoravamo e per l’altra metà giravamo per la città.
Per noi questo format di “vacanza-lavoro” non è una novità. Avevamo iniziato nel 2018 facendo un mese a Londra, esperienza che poi abbiamo ripetuto nel 2019. Poi c’è stata la pandemia che ovviamente ci ha impedito di proseguire, riprendendo solo nel 2022 con 15 giorni sempre di vacanza-lavoro ad Amsterdam, ma nel frattempo abbiamo iniziato a trascorrere 2 mesi estivi in Trentino, e lo stesso faremo questa estate.
Ma perché facciamo tutto questo?

Perché in questo modo cerchiamo di spezzare la routine mantovana, dando una volta tanto più spazio alla vita che al lavoro.
Infatti io e Lorenzo siamo degli stacanovisti, lavoriamo molto, e per quanto negli ultimi anni abbiamo imparato a mettere dei paletti e ridurre il lavoro, tendiamo sempre a farci assorbire troppo da esso.
Ma visto che non vogliamo passare la nostra vita solo al pc e che amiamo molto anche viaggiare, ci siamo “inventati” questa sorta di vita da nomadi digitali part time, dove per alcuni mesi all’anno viviamo e lavoriamo altrove.
In questo modo ci “costringiamo” a spezzare la routine e a goderci il posto dove siamo, mettendo una volta tanto la nostra vita personale al primo posto.

Come è iniziato il viaggio a Parigi
Tutto è iniziato a novembre 2022. Era sera, ed io e Lorenzo eravamo spaparanzati sul divano. Avevamo una gran voglia di tornare a viaggiare e fare un mese all’estero come avevamo fatto nel 2018 e nel 2019.
Ma dove andare?
Il pensiero è corso subito a Parigi, che per noi è sempre stata una meta speciale e maledetta al tempo stesso…
Speciale perché era stato il nostro primo viaggio insieme da fidanzati (era il 2012!). Maledetta perché abbiamo provato a tornare a Parigi molte volte nel corso degli anni, ma è sempre capitato qualche imprevisto che ha fatto saltare il viaggio.
Ecco perché quando lo scorso novembre abbiamo iniziato a cercare un appartamento papabile su VRBO, non avevamo grandi speranze. Invece dopo alcune ore di ricerche ci siamo imbattuti nella casa perfetta: un appartamento su due piani nel 20° arrondissement (che aveva pure lo sconto del 50% se si prenotava per 28 notti!).
Non ci abbiamo pensato due volte, la sera stessa l’abbiamo prenotata.
E da lì hanno avuto inizio i preparativi…

Cosa abbiamo fatto in un mese
- Girato in lungo e in largo tutta la città e tutti gli arrondissement, anche se i nostri quartieri preferiti sono stati il Marais e Belleville.
- Mangiato un sacco di dolci (tra cui pain au chocolat, babka, brest, croissant, baguette, mousse au chocolat, biscotti gourmet, madeleine, financier, flan, crepe, maracon, tarte au citron e altri ancora!)
- Visitato molti parchi e giardini (in particolare abbiamo lasciato il cuore sulla Promenade plantée e nel Parc des Buttes-Chaumont).
- Pedalato (con bici elettriche!) nel Bois de Vincennes.
- Girato per molti mercati e mercatini.
- Shopping di tè e tisane.
- Ammirato la tour Eiffel illuminata e brillante.
- Visitato musei meno conosciuti, come Arts et Metiers e Carnavalet.
- Lorenzo è andato al WordCamp Paris (l’evento per gli utilizzatori di WordPress).
- Abbiamo perfino fatto un aperitivo con Balenalab!
Se vuoi vedere altre foto e video, corri a dare un’occhiata alle nostre stories in evidenza su IG (ma fai in fretta, perché tra pochi giorni le eliminerò per fare posto al nostro prossimo viaggio!).


Cosa abbiamo imparato dal nostro mese a Parigi
Un mese lontano da casa va programmato per bene.
Proprio perché non si tratta di una vacanza pura, è necessario pianificare tutto per evitare di trovarti o a lavorare tutto il giorno schiacciata dagli imprevisti, o trascurare del tutto il lavoro, così da bucare consegne e avere clienti insoddisfatti.
Quindi nei mesi prima della partenza è necessario fare in modo di tenere scarico di lavoro il mese del viaggio, e al contempo decidere per bene cosa vedere e fare mentre sarai via, così che le 4 ore giornaliere che avrai a disposizione potrai sfruttarle al meglio senza perdite di tempo.
Malgrado tutto… gli imprevisti capitano!
Avevamo programmato tutto fin nei minimi dettagli, eppure avevamo commesso un errore: non avevamo tenuto abbastanza scarico di lavoro il nostro mese via, così al primo imprevisto, siamo rimasti indietro.
Nulla di grave, ora stiamo già recuperando, ma se fossimo stati più previdenti, gli imprevisti non avrebbero causato ritardi e stress. C’è poco da fare, come ogni brava professional organizer insegna, gli imprevisti vanno messi sempre in conto…
Non tutto è perfetto, e va bene così.
Il nostro viaggio è stato assolutamente perfetto e idilliaco? Ovviamente no.
Ci sono stati imprevisti, piani saltati, emicranie, maltempo. Ma va bene così. La vita non è perfetta, e accettarla per come è, imparando ugualmente a godere di ogni giorno, fa parte del gioco.
E per tenere a mente questa lezione, durante il mese via ho sempre pubblicato sui social foto senza filtri o editing particolari, parlando anche delle cose che andavano storte. Così da fare un racconto reale e non edulcorato.
Come organizzare una esperienza di questo tipo
Quando abbiamo iniziato a parlare del nostro mese a Parigi, ci avete fatto un sacco di domande sui social. Ecco qui raccolte le risposte alle domande più comuni…
Lascia un commento